Il gioco degli occhi

Il gioco degli occhi
Sebastian Fitzek

Elliot, pubblicato nel Aprile 2011
376 Pagine

"Gli piace il gioco più antico del mondo: nascondersi. Lo fa con i vostri figli. Avete quarantacinque ore di tempo per ritrovarli. Ma la vostra ricerca potrebbe durare per sempre."

Per un thriller da brivido non bastano i classici elementi del genere: suspense, un serial killer, omicidi e polizia. L'idea e lo sviluppo di essa in modo originale sono la chiave per il successo, aggiunti a uno stile personale e unico, riconoscibile dalla prima pagina. Ecco, Sebastian Fitzek è un maestro in questo.

Un bambino e una madre uccisi. Un altro bambino rapito, e il conto alla rovescia è iniziato. "Il collezionista di occhi" è tornato. Un serial killer che gioca con la vita delle persone. Un serial killer che lascia quarantacinque ore di tempo per ritrovare i bambini che rapisce, e allo scadere del tempo la vittima muore. Questo è il suo gioco.

Alexander Zorbach, ex negoziatore della polizia che lasciò quel tipo di carriera a seguito di un incidente, è diventato un giornalista. Ma il caso del "collezionista di occhi" lo riporta sui suoi passi, travolgendolo totalmente, quando proprio il suo portafogli viene ritrovato sulla scena del crimine.
A rendere le circostanze ancor più misteriose è la comparsa di Alina nella vita di Alex, una fisioterapista cieca, che è certa di aver massaggiato il killer in persona, quel killer di cui nessuno conosce il volto, nemmeno lei.

Sebastian Fitzek è forse l'autore più particolare e al contempo geniale che io abbia mai letto. Tra le pagine di ogni suo libro si distingue il suo marchio distintivo, da che cosa? Da molti fattori, la sua scrittura ipnotica, il suo modo di raccontare le storie, e soprattutto le SUE storie. I thriller psicologici per eccellenza, e per come li si intende pensando al genere, hanno Fitzek al primo posto come autore internazionale di rappresentanza. Ne "Il collezionista di occhi" si distingue la sua penna inimitabile dalla prima pagina e da piccoli dettagli: i capitoli numerati in maniera decrescente così come le pagine, che rappresentano un vero e proprio conto alla rovescia, e l'epilogo come inizio della storia. Solo ad osservare e poi leggere la prima pagina, si percepisce di avere tra le mani un libro speciale, che può solo sorprendere.

Alex Zorbach è una pedina nel gioco del collezionista, come mai ha scelto proprio lui? Il killer ha un piano, un piano tanto crudele quanto pieno di significato, il suo senso, come ogni thriller che si rispetti, viene rivelato pagina dopo pagina, attraverso una storia costruita alla perfezione in cui la fine non è la fine dei giochi.

E se dopo tutto ciò che di positivo ho scritto fin ora, non vi ho ancora incuriosito e convinto a leggere un libro di Fitzek, provate a leggere i ringraziamenti de "Il collezionista di occhi", tra i più belli, emozionanti e fuori dagli schemi che io abbia mai letto. Ve lo assicuro, ne vale la pena!
Il seguito mi aspetta, "collezionista di occhi" ci rivediamo nel prossimo capitolo!

Il gioco degli occhi
Sebastian Fitzek

Elliot, pubblicato nel Aprile 2011
376 Pagine

"Gli piace il gioco più antico del mondo: nascondersi. Lo fa con i vostri figli. Avete quarantacinque ore di tempo per ritrovarli. Ma la vostra ricerca potrebbe durare per sempre."

Per un thriller da brivido non bastano i classici elementi del genere: suspense, un serial killer, omicidi e polizia. L'idea e lo sviluppo di essa in modo originale sono la chiave per il successo, aggiunti a uno stile personale e unico, riconoscibile dalla prima pagina. Ecco, Sebastian Fitzek è un maestro in questo.

Un bambino e una madre uccisi. Un altro bambino rapito, e il conto alla rovescia è iniziato. "Il collezionista di occhi" è tornato. Un serial killer che gioca con la vita delle persone. Un serial killer che lascia quarantacinque ore di tempo per ritrovare i bambini che rapisce, e allo scadere del tempo la vittima muore. Questo è il suo gioco.

Alexander Zorbach, ex negoziatore della polizia che lasciò quel tipo di carriera a seguito di un incidente, è diventato un giornalista. Ma il caso del "collezionista di occhi" lo riporta sui suoi passi, travolgendolo totalmente, quando proprio il suo portafogli viene ritrovato sulla scena del crimine.
A rendere le circostanze ancor più misteriose è la comparsa di Alina nella vita di Alex, una fisioterapista cieca, che è certa di aver massaggiato il killer in persona, quel killer di cui nessuno conosce il volto, nemmeno lei.

Sebastian Fitzek è forse l'autore più particolare e al contempo geniale che io abbia mai letto. Tra le pagine di ogni suo libro si distingue il suo marchio distintivo, da che cosa? Da molti fattori, la sua scrittura ipnotica, il suo modo di raccontare le storie, e soprattutto le SUE storie. I thriller psicologici per eccellenza, e per come li si intende pensando al genere, hanno Fitzek al primo posto come autore internazionale di rappresentanza. Ne "Il collezionista di occhi" si distingue la sua penna inimitabile dalla prima pagina e da piccoli dettagli: i capitoli numerati in maniera decrescente così come le pagine, che rappresentano un vero e proprio conto alla rovescia, e l'epilogo come inizio della storia. Solo ad osservare e poi leggere la prima pagina, si percepisce di avere tra le mani un libro speciale, che può solo sorprendere.

Alex Zorbach è una pedina nel gioco del collezionista, come mai ha scelto proprio lui? Il killer ha un piano, un piano tanto crudele quanto pieno di significato, il suo senso, come ogni thriller che si rispetti, viene rivelato pagina dopo pagina, attraverso una storia costruita alla perfezione in cui la fine non è la fine dei giochi.

E se dopo tutto ciò che di positivo ho scritto fin ora, non vi ho ancora incuriosito e convinto a leggere un libro di Fitzek, provate a leggere i ringraziamenti de "Il collezionista di occhi", tra i più belli, emozionanti e fuori dagli schemi che io abbia mai letto. Ve lo assicuro, ne vale la pena!
Il seguito mi aspetta, "collezionista di occhi" ci rivediamo nel prossimo capitolo!
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